Samuele Ricci, centrocampista del Torino, è stato intervistato: “Ho fatto un viaggio che mi ha cambiato la vita”

Samuele Ricci, centrocampista del Torino, è impegnato con l’Italia Under 21 all’Europeo. Il classe 2001, è stato intervistato da Cronache di spogliatoio e ha rilasciato dichiarazioni personali. Di seguito le sue parole.

Le parole di Ricci

“Ho fatto un viaggio in Namibia e mi ha cambiato la vita. Ho visto famiglie e bambini che non avevano niente: eppure erano sempre sorridenti. Ero insieme alla mia famiglia e quella vacanza ha cambiato il modo in cui oggi vedo le cose. Quest’anno andrò in Kenya. Per me viaggiare è importante e mi aiuta a preservare il mio equilibrio”.

Su Juric: “Da quando sono al Toro mi sento maturato come ragazzo e come calciatore e devo dire grazie anche al mister. Quando ho avuto la possibilità di trasferirmi ero un po’ scettico sul modulo, non mi sentivo adeguato, invece Juric mi ha completato come calciatore”

Sull’Europeo Under 21: “Abbiamo sensazioni positive, almeno guardando a come ci siamo allenati e a quanto siamo uniti fuori dal campo. siamo carichi e abbiamo lavorato alla grande: ormai siamo un gruppo che si conosce da tempo. Se ho voglia di vendicare la finale persa contro l’Olanda all’Europeo Under 17 nel 2018? L’obiettivo è quello. Lì avevo anche segnato il gol dell’1-1, poi loro hanno pareggiato e vinto ai rigori. C’erano anche Rovella e Fagioli, che purtroppo è infortunato. È stata una delle esperienze più belle della mia carriera. Un mese in Inghilterra, in un centro sportivo pazzesco, a quell’età è impressionante. Non ci davano tra i favoriti, ma ha fatto la differenza il gruppo. Da parte mia la voglia di rivalsa è tanta, ma questa è tutta un’altra storia, la squadra è più matura ed è un torneo pieno di top player”.

Sui momento più belli in carriera: “Direi i gol, visto che non ne faccio tanti. Il primo per il Torino l’ho segnato contro l’Empoli, dove sono cresciuto, e un po’ mi è anche dispiaciuto, ma sentivo che era la mia partita, ho anche preso un palo di tacco. L’altro è l’esordio con la Nazionale maggiore, indossare quella maglia è il sogno di ogni bambino. Nom me l’aspettavo. In Nations League, contro la Germania. È stato bello, sono partite speciali, contro avversari come Gündoğan. Il mister Mancini è stato molto attento a correggere noi giovani in allenamento, non è una cosa scontata“.

Il momento più difficile: “L’infortunio al polpaccio a inizio stagione, anche perché poco dopo mi sono rifatto male. Fino a quel momento non mi ero mai fermato, e allora ho iniziato ad avere un po’ di dubbi. Avevo paura di sbagliare qualcosa nei carichi o nel modo di lavorare. Ho capito che in realtà fa parte della crescita, inizi a conoscere il tuo corpo. Non ero abituato al lavoro di Juric, è davvero tosto, ma è giusto così”.

Samuele Ricci in Torino-Monza
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ultimo aggiornamento: 26-06-2023


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T
1 anno fa

Questione di prospettive. Noi occidentali, convinti che tutto il mondo ragioni come noi, ci impietosiamo di fronte a queste persone, felici “senza avere nulla”. Loro si impietosiscono di fronte a chi ha bisogno di ricchezze inaudite per essere felice. Per poi non esserlo.

BiriLLo
1 anno fa

Il buon Ricci non deve necessariamente spogliarsi delle sue ricchezze come S Francesco. E non mi sembra che la sua esternazione sia dovuta alla ricerca di immagine, può comunque contribuire a quelle comunità non dimenticandosi (lui che può) delle nostre realtà disagiate.

granatadellabassa
1 anno fa

Sicuramente un viaggio del genere aiuta i calciatori a mantenere i piedi per terra. Anche a un mio collega la Namibia ha fatto lo stesso effetto. Certo potrebbe anche bastare mantenere i contatti con gli amici di scuola e vedere i loro problemi nella quotidianità. Ma quello che dice gli… Leggi il resto »

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